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Intervento su “Futuro dell’Europa – Una nuova Speranza” in Romania, organizzato dal gruppo europeo ECR

26 febbraio 2021

Oggi ha fatto tappa a Bucarest, in Romania, il tour che come gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti stiamo facendo nelle diverse capitali per presentare e discutere della nostra idea di Europa.
Un tour che sta riscuotendo un notevole interesse a dimostrazione che vi può essere un’idea credibile e seria di un’Europa alternativa a quella che ci viene proposta da Bruxelles.
Un’Unione troppo spesso incapace di dare risposte concrete ai suoi cittadini.
L’Europa che vogliamo è un’Istituzione che sappia riconoscere le proprie radici e difendere i propri valori, non quella di un’istituzione sovranazionale che controlla e impone regole senza alcuna sovranità popolare.

Intervento su “Futuro dell’Europa – Una nuova Speranza” in Romania, organizzato dal gruppo europeo ECR

26 febbraio 2021

Oggi ha fatto tappa a Bucarest, in Romania, il tour che come gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti stiamo facendo nelle diverse capitali per presentare e discutere della nostra idea di Europa.
Un tour che sta riscuotendo un notevole interesse a dimostrazione che vi può essere un’idea credibile e seria di un’Europa alternativa a quella che ci viene proposta da Bruxelles.
Un’Unione troppo spesso incapace di dare risposte concrete ai suoi cittadini.
L’Europa che vogliamo è un’Istituzione che sappia riconoscere le proprie radici e difendere i propri valori, non quella di un’istituzione sovranazionale che controlla e impone regole senza alcuna sovranità popolare.

Intervento su “Futuro dell’Europa – Una nuova Speranza” in Romania, organizzato dal gruppo europeo ECR

26 febbraio 2021

Oggi ha fatto tappa a Bucarest, in Romania, il tour che come gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti stiamo facendo nelle diverse capitali per presentare e discutere della nostra idea di Europa.
Un tour che sta riscuotendo un notevole interesse a dimostrazione che vi può essere un’idea credibile e seria di un’Europa alternativa a quella che ci viene proposta da Bruxelles.
Un’Unione troppo spesso incapace di dare risposte concrete ai suoi cittadini.
L’Europa che vogliamo è un’Istituzione che sappia riconoscere le proprie radici e difendere i propri valori, non quella di un’istituzione sovranazionale che controlla e impone regole senza alcuna sovranità popolare.

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