Scippo Fondi Europei: Grazie ad emendamento FdI la Puglia non cede risorse immediate con promesse a babbo morto
04 maggio 2020
La soddisfazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto, per l’approvazione avvenuta oggi in Consiglio regionale
“Esprimo soddisfazione per il voto di oggi in Consiglio regionale e per l’ottimo lavoro del gruppo di Fratelli d’Italia. Grazie all’emendamento, da loro presentato, e approvato si eviterà alla Puglia lo scippo di risorse in cambio di promesse!
Nel dettaglio l’emendamento in linea con la normativa vigente (comma 10 dell’articolo 126 del DL 18/2020) consente alle Regioni di riprogrammare le risorse POR per affrontare l’emergenza Covid a favore di famiglie e imprese. Tale previsione è in linea con le modifiche approvate dal regolamento UE 460/2020.
L’emendamento, poi, nello spirito di affrontare la crisi dice una cosa chiara: qualora il Governo voglia utilizzare le risorse già assegnate al Mezzogiorno potrà farlo solo sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) nella quota nazionale rigarantendoli dall’anno prossimo, visto che il FSC ha un livello di spesa e di impegno molto basso (intorno al 10%). Perché deve essere fatta chiarezza da parte del Governo nazionale una volta per tutte: per quale motivo vuole impiegare i fondi comunitari e non quelli nazionali?
Io penso che il problema sia la cassa ovvero la spendibilità delle risorse. Allora noi diciamo no a cedere risorse immediatamente spendibili come quelle europee ed eventualmente sì (per una necessità e solidarietà nazionale) a quelle del FSC a condizione che vengano rigarantite nuovamente per il prossimo anno senza promesse a babbo morto”.
Scippo Fondi Europei: Grazie ad emendamento FdI la Puglia non cede risorse immediate con promesse a babbo morto
04 maggio 2020
La soddisfazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto, per l’approvazione avvenuta oggi in Consiglio regionale
“Esprimo soddisfazione per il voto di oggi in Consiglio regionale e per l’ottimo lavoro del gruppo di Fratelli d’Italia. Grazie all’emendamento, da loro presentato, e approvato si eviterà alla Puglia lo scippo di risorse in cambio di promesse!
Nel dettaglio l’emendamento in linea con la normativa vigente (comma 10 dell’articolo 126 del DL 18/2020) consente alle Regioni di riprogrammare le risorse POR per affrontare l’emergenza Covid a favore di famiglie e imprese. Tale previsione è in linea con le modifiche approvate dal regolamento UE 460/2020.
L’emendamento, poi, nello spirito di affrontare la crisi dice una cosa chiara: qualora il Governo voglia utilizzare le risorse già assegnate al Mezzogiorno potrà farlo solo sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) nella quota nazionale rigarantendoli dall’anno prossimo, visto che il FSC ha un livello di spesa e di impegno molto basso (intorno al 10%). Perché deve essere fatta chiarezza da parte del Governo nazionale una volta per tutte: per quale motivo vuole impiegare i fondi comunitari e non quelli nazionali?
Io penso che il problema sia la cassa ovvero la spendibilità delle risorse. Allora noi diciamo no a cedere risorse immediatamente spendibili come quelle europee ed eventualmente sì (per una necessità e solidarietà nazionale) a quelle del FSC a condizione che vengano rigarantite nuovamente per il prossimo anno senza promesse a babbo morto”.
Scippo Fondi Europei: Grazie ad emendamento FdI la Puglia non cede risorse immediate con promesse a babbo morto
04 maggio 2020
La soddisfazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto, per l’approvazione avvenuta oggi in Consiglio regionale
“Esprimo soddisfazione per il voto di oggi in Consiglio regionale e per l’ottimo lavoro del gruppo di Fratelli d’Italia. Grazie all’emendamento, da loro presentato, e approvato si eviterà alla Puglia lo scippo di risorse in cambio di promesse!
Nel dettaglio l’emendamento in linea con la normativa vigente (comma 10 dell’articolo 126 del DL 18/2020) consente alle Regioni di riprogrammare le risorse POR per affrontare l’emergenza Covid a favore di famiglie e imprese. Tale previsione è in linea con le modifiche approvate dal regolamento UE 460/2020.
L’emendamento, poi, nello spirito di affrontare la crisi dice una cosa chiara: qualora il Governo voglia utilizzare le risorse già assegnate al Mezzogiorno potrà farlo solo sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) nella quota nazionale rigarantendoli dall’anno prossimo, visto che il FSC ha un livello di spesa e di impegno molto basso (intorno al 10%). Perché deve essere fatta chiarezza da parte del Governo nazionale una volta per tutte: per quale motivo vuole impiegare i fondi comunitari e non quelli nazionali?
Io penso che il problema sia la cassa ovvero la spendibilità delle risorse. Allora noi diciamo no a cedere risorse immediatamente spendibili come quelle europee ed eventualmente sì (per una necessità e solidarietà nazionale) a quelle del FSC a condizione che vengano rigarantite nuovamente per il prossimo anno senza promesse a babbo morto”.