Fermare i flussi migratori e difendere le frontiere dell’Europa? Non è una priorità per l’Unione Europea
22 settembre 2021
Fermare i flussi migratori e difendere le frontiere dell’Europa?
Non è una priorità per l’Unione Europea, tutto rimandato a dopo le elezioni francesi e tedesche, vale a dire a maggio 2022.
Come se i trafficanti si fermassero davanti alle urne e aspettassero a scaricare sulle coste il loro carico umano!
É evidente che il non decidere quali provvedimenti prendere è un favore che la Commissione europea fa agli amici francesi e tedeschi per non creare problemi durante la campagna elettorale.
Per questo motivo insieme al collega co-presidente del gruppo ECR Legutko abbiamo scritto una lettera al vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, per evidenziare che mentre loro rinviano, le previsioni sono di un aumento significativo dei flussi migratori alle sue frontiere esterne orientali e meridionali, causato da un peggioramento dello scenario internazionale e da scelte politiche dell’UE che invece di promuovere responsabilità e solidarietà rischiano di creare nuove divisioni.
Il gruppo dei Conservatori chiede, invece, che così come è stato rinnovato, a suon di miliardi, l’accordo con la Turchia per bloccare la rotta dei Balcani orientali, si intervenga subito, non a maggio del 2022, sui flussi migratori nel Mediterraneo centrale.
La lettera serve appunto a sollecitare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative dei cittadini europei, senza rinviare la questione per interessi elettorali per favorire o sfavorire una parte politica o l’altra.
Fermare i flussi migratori e difendere le frontiere dell’Europa? Non è una priorità per l’Unione Europea
22 settembre 2021
Fermare i flussi migratori e difendere le frontiere dell’Europa?
Non è una priorità per l’Unione Europea, tutto rimandato a dopo le elezioni francesi e tedesche, vale a dire a maggio 2022.
Come se i trafficanti si fermassero davanti alle urne e aspettassero a scaricare sulle coste il loro carico umano!
É evidente che il non decidere quali provvedimenti prendere è un favore che la Commissione europea fa agli amici francesi e tedeschi per non creare problemi durante la campagna elettorale.
Per questo motivo insieme al collega co-presidente del gruppo ECR Legutko abbiamo scritto una lettera al vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, per evidenziare che mentre loro rinviano, le previsioni sono di un aumento significativo dei flussi migratori alle sue frontiere esterne orientali e meridionali, causato da un peggioramento dello scenario internazionale e da scelte politiche dell’UE che invece di promuovere responsabilità e solidarietà rischiano di creare nuove divisioni.
Il gruppo dei Conservatori chiede, invece, che così come è stato rinnovato, a suon di miliardi, l’accordo con la Turchia per bloccare la rotta dei Balcani orientali, si intervenga subito, non a maggio del 2022, sui flussi migratori nel Mediterraneo centrale.
La lettera serve appunto a sollecitare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative dei cittadini europei, senza rinviare la questione per interessi elettorali per favorire o sfavorire una parte politica o l’altra.
Fermare i flussi migratori e difendere le frontiere dell’Europa? Non è una priorità per l’Unione Europea
22 settembre 2021
Fermare i flussi migratori e difendere le frontiere dell’Europa?
Non è una priorità per l’Unione Europea, tutto rimandato a dopo le elezioni francesi e tedesche, vale a dire a maggio 2022.
Come se i trafficanti si fermassero davanti alle urne e aspettassero a scaricare sulle coste il loro carico umano!
É evidente che il non decidere quali provvedimenti prendere è un favore che la Commissione europea fa agli amici francesi e tedeschi per non creare problemi durante la campagna elettorale.
Per questo motivo insieme al collega co-presidente del gruppo ECR Legutko abbiamo scritto una lettera al vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, per evidenziare che mentre loro rinviano, le previsioni sono di un aumento significativo dei flussi migratori alle sue frontiere esterne orientali e meridionali, causato da un peggioramento dello scenario internazionale e da scelte politiche dell’UE che invece di promuovere responsabilità e solidarietà rischiano di creare nuove divisioni.
Il gruppo dei Conservatori chiede, invece, che così come è stato rinnovato, a suon di miliardi, l’accordo con la Turchia per bloccare la rotta dei Balcani orientali, si intervenga subito, non a maggio del 2022, sui flussi migratori nel Mediterraneo centrale.
La lettera serve appunto a sollecitare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative dei cittadini europei, senza rinviare la questione per interessi elettorali per favorire o sfavorire una parte politica o l’altra.