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Emiliano chieda scusa ai barbieri, parrucchieri ed estetisti per averli presi in giro con la sua ordinanza. Il 18 maggio si riapre ma lo stabilisce il Governo

08 maggio 2020

“Far rialzare la saracinesca ai barbieri, parrucchieri ed estetisti è una delle richieste che da settimane Giorgia Meloni fa al Governo Conte che ha previsto la riapertura il primo giugno.
Perché è il GOVERNO CONTE che deve rivedere il decreto che non può essere cambiato da un’ORDINANZA di una Regione.
Quando ieri sera il presidente Emiliano ha annunciato la riapertura per il 18 maggio in Puglia non abbiamo fatto polemica proprio per il rispetto che abbiamo nei confronti di una categoria che è fortemente in affanno, ma sapevamo bene che non è lui che lo decide, ma il Governo Conte per tutta l’Italia o, come ha detto il ministro Boccia solo per alcune Regioni…
E questo lo sa anche Emiliano che stasera si è affrettato a precisare che la sua Ordinanza varrà dal 18 maggio solo se ci saranno indicazioni del Governo nazionale in tal senso.
E quindi la domanda sorge spontanea: perché la video-conferenza di ieri sera con i rappresentanti delle categorie?
A cosa serve la sua Ordinanza se si riapre solo il 18 e solo se lo decide il Governo?
Per capire: cosa ordina ed a chi?
Per questo si chiamano ORDINANZE!
Non solo, ma se si dovranno aspettare e rispettare le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e dell’Inail quelle dettate da lui a cosa servono se non a creare confusione.
E se tutta la categoria spenderà in questi giorni, per adeguarsi alle regole di Emiliano e queste dovessero essere, come è molto probabile, diverse da quelle nazionale che succede?
Allora Emiliano chieda semplicemente scusa per averli preso in giro con questo grande pasticcio!”

Emiliano chieda scusa ai barbieri, parrucchieri ed estetisti per averli presi in giro con la sua ordinanza. Il 18 maggio si riapre ma lo stabilisce il Governo

08 maggio 2020

“Far rialzare la saracinesca ai barbieri, parrucchieri ed estetisti è una delle richieste che da settimane Giorgia Meloni fa al Governo Conte che ha previsto la riapertura il primo giugno.
Perché è il GOVERNO CONTE che deve rivedere il decreto che non può essere cambiato da un’ORDINANZA di una Regione.
Quando ieri sera il presidente Emiliano ha annunciato la riapertura per il 18 maggio in Puglia non abbiamo fatto polemica proprio per il rispetto che abbiamo nei confronti di una categoria che è fortemente in affanno, ma sapevamo bene che non è lui che lo decide, ma il Governo Conte per tutta l’Italia o, come ha detto il ministro Boccia solo per alcune Regioni…
E questo lo sa anche Emiliano che stasera si è affrettato a precisare che la sua Ordinanza varrà dal 18 maggio solo se ci saranno indicazioni del Governo nazionale in tal senso.
E quindi la domanda sorge spontanea: perché la video-conferenza di ieri sera con i rappresentanti delle categorie?
A cosa serve la sua Ordinanza se si riapre solo il 18 e solo se lo decide il Governo?
Per capire: cosa ordina ed a chi?
Per questo si chiamano ORDINANZE!
Non solo, ma se si dovranno aspettare e rispettare le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e dell’Inail quelle dettate da lui a cosa servono se non a creare confusione.
E se tutta la categoria spenderà in questi giorni, per adeguarsi alle regole di Emiliano e queste dovessero essere, come è molto probabile, diverse da quelle nazionale che succede?
Allora Emiliano chieda semplicemente scusa per averli preso in giro con questo grande pasticcio!”

Emiliano chieda scusa ai barbieri, parrucchieri ed estetisti per averli presi in giro con la sua ordinanza. Il 18 maggio si riapre ma lo stabilisce il Governo

08 maggio 2020

“Far rialzare la saracinesca ai barbieri, parrucchieri ed estetisti è una delle richieste che da settimane Giorgia Meloni fa al Governo Conte che ha previsto la riapertura il primo giugno.
Perché è il GOVERNO CONTE che deve rivedere il decreto che non può essere cambiato da un’ORDINANZA di una Regione.
Quando ieri sera il presidente Emiliano ha annunciato la riapertura per il 18 maggio in Puglia non abbiamo fatto polemica proprio per il rispetto che abbiamo nei confronti di una categoria che è fortemente in affanno, ma sapevamo bene che non è lui che lo decide, ma il Governo Conte per tutta l’Italia o, come ha detto il ministro Boccia solo per alcune Regioni…
E questo lo sa anche Emiliano che stasera si è affrettato a precisare che la sua Ordinanza varrà dal 18 maggio solo se ci saranno indicazioni del Governo nazionale in tal senso.
E quindi la domanda sorge spontanea: perché la video-conferenza di ieri sera con i rappresentanti delle categorie?
A cosa serve la sua Ordinanza se si riapre solo il 18 e solo se lo decide il Governo?
Per capire: cosa ordina ed a chi?
Per questo si chiamano ORDINANZE!
Non solo, ma se si dovranno aspettare e rispettare le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e dell’Inail quelle dettate da lui a cosa servono se non a creare confusione.
E se tutta la categoria spenderà in questi giorni, per adeguarsi alle regole di Emiliano e queste dovessero essere, come è molto probabile, diverse da quelle nazionale che succede?
Allora Emiliano chieda semplicemente scusa per averli preso in giro con questo grande pasticcio!”

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