Crisi agro-alimentare: “Servono misure ad hoc per chi produce prodotti deperibili, altrimenti molte aziende falliranno”
23 marzo 2020
“Quando si decide di chiudere l’intero sistema Paese, con qualche eccezione, è chiaro che chi produce prodotti deperibili, che vanno consumati freschi, sono fra coloro che sono più colpiti dalla crisi che ne deriva e, quindi, rischiano di pagare il prezzo più alto. Perché ai costi ordinari che non si fermano, si aggiungono non solo quelli del mancato guadagno, ma della perdita del prodotto. Stiamo parlando del settore agro-alimentare che in questi giorni vede litri e litri di latte buttato e frutta e fiore lasciati marcire. Per questo condivido totalmente le preoccupazioni delle associazioni di categoria che hanno lanciato un grido d’allarme al Governo e che giro alla ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, per sollecitarla a proseguire negli sforzi fin qui attivati. Tenuto conto che tantissime aziende agricole sono a conduzione familiare e, quindi, alle difficoltà imprenditoriali si aggiungono quelle di patrimoniali che non consentono certo una facilità di accesso ai fidi bancari. Per questo è necessario che nei Decreti Legge che si sono susseguiti si inseriscano misure ad hoc nei confronti delle Aziende agricole, specie perché siamo in assenza di misure in tal senso da parte della Regione Puglia.
“E’ evidente che bisogna lavorare anche in Europa perché vengano prese misure idonee per la ripresa dei settori produttivi quando l’emergenza sarà passata. Nel frattempo ho già sollecitato la proroga dei bandi europei in scadenza e altre misure idonee per fronteggiare questo periodo, ma il Governo e la Regione Puglia devono prevedere fin d’ora misure idonee per un settore messo già in ginocchio per altre emergenze (xylella in primis)”.
Crisi agro-alimentare: “Servono misure ad hoc per chi produce prodotti deperibili, altrimenti molte aziende falliranno”
23 marzo 2020
“Quando si decide di chiudere l’intero sistema Paese, con qualche eccezione, è chiaro che chi produce prodotti deperibili, che vanno consumati freschi, sono fra coloro che sono più colpiti dalla crisi che ne deriva e, quindi, rischiano di pagare il prezzo più alto. Perché ai costi ordinari che non si fermano, si aggiungono non solo quelli del mancato guadagno, ma della perdita del prodotto. Stiamo parlando del settore agro-alimentare che in questi giorni vede litri e litri di latte buttato e frutta e fiore lasciati marcire. Per questo condivido totalmente le preoccupazioni delle associazioni di categoria che hanno lanciato un grido d’allarme al Governo e che giro alla ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, per sollecitarla a proseguire negli sforzi fin qui attivati. Tenuto conto che tantissime aziende agricole sono a conduzione familiare e, quindi, alle difficoltà imprenditoriali si aggiungono quelle di patrimoniali che non consentono certo una facilità di accesso ai fidi bancari. Per questo è necessario che nei Decreti Legge che si sono susseguiti si inseriscano misure ad hoc nei confronti delle Aziende agricole, specie perché siamo in assenza di misure in tal senso da parte della Regione Puglia.
“E’ evidente che bisogna lavorare anche in Europa perché vengano prese misure idonee per la ripresa dei settori produttivi quando l’emergenza sarà passata. Nel frattempo ho già sollecitato la proroga dei bandi europei in scadenza e altre misure idonee per fronteggiare questo periodo, ma il Governo e la Regione Puglia devono prevedere fin d’ora misure idonee per un settore messo già in ginocchio per altre emergenze (xylella in primis)”.
Crisi agro-alimentare: “Servono misure ad hoc per chi produce prodotti deperibili, altrimenti molte aziende falliranno”
23 marzo 2020
“Quando si decide di chiudere l’intero sistema Paese, con qualche eccezione, è chiaro che chi produce prodotti deperibili, che vanno consumati freschi, sono fra coloro che sono più colpiti dalla crisi che ne deriva e, quindi, rischiano di pagare il prezzo più alto. Perché ai costi ordinari che non si fermano, si aggiungono non solo quelli del mancato guadagno, ma della perdita del prodotto. Stiamo parlando del settore agro-alimentare che in questi giorni vede litri e litri di latte buttato e frutta e fiore lasciati marcire. Per questo condivido totalmente le preoccupazioni delle associazioni di categoria che hanno lanciato un grido d’allarme al Governo e che giro alla ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, per sollecitarla a proseguire negli sforzi fin qui attivati. Tenuto conto che tantissime aziende agricole sono a conduzione familiare e, quindi, alle difficoltà imprenditoriali si aggiungono quelle di patrimoniali che non consentono certo una facilità di accesso ai fidi bancari. Per questo è necessario che nei Decreti Legge che si sono susseguiti si inseriscano misure ad hoc nei confronti delle Aziende agricole, specie perché siamo in assenza di misure in tal senso da parte della Regione Puglia.
“E’ evidente che bisogna lavorare anche in Europa perché vengano prese misure idonee per la ripresa dei settori produttivi quando l’emergenza sarà passata. Nel frattempo ho già sollecitato la proroga dei bandi europei in scadenza e altre misure idonee per fronteggiare questo periodo, ma il Governo e la Regione Puglia devono prevedere fin d’ora misure idonee per un settore messo già in ginocchio per altre emergenze (xylella in primis)”.