Ex Ilva e miniera del Sulcis: “La commissione UE cambia passo? Finalmente, ma ora si modifichino anche i criteri di assegnazione risorse: non piu’ ai paesi, ma ai progetti”
27 febbraio 2020
“Un’Europa più verde? Finalmente dopo molte insistenze la Commissione Europea cambia l’approccio su come realizzare questo obiettivo e riguardo al Fondo di Equa Transizione sia la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, sia la commissaria alle Politiche di Coesione, Elisa Ferreira, hanno fatto un riferimento specifico a due importanti siti produttivi italiani, l’ex Ilva di Taranto e la miniera del Sulcis in Sardegna.
“E’ un piccolo passo avanti, ma non basta, ora bisogna dare seguito alle buone intenzioni e cambiare in Commissione Politiche Regionali il provvedimento, altrimenti anche queste aperture rimarranno solo sulla carta. Da relatore del gruppo europeo ECR mi sono già battuto fortemente per questo primo cambio di passo ed ora proporrò un emendamento teso a modificare i criteri previsti nel provvedimento.
“La Commissione Europea ha assegnato, infatti, solo 364 milioni all’Italia su 7,5 miliardi. Una valutazione fatta non in base ai progetti presentati, ma su una stima approssimativa per Paesi. Ora se si vogliono includere veramente interventi come l’ex Ilva questa logica deve essere totalmente capovolta: non i singoli Paesi, ma i progetti importanti per impatto ambientale devono avere la priorità”.
Ex Ilva e miniera del Sulcis: “La commissione UE cambia passo? Finalmente, ma ora si modifichino anche i criteri di assegnazione risorse: non piu’ ai paesi, ma ai progetti”
27 febbraio 2020
“Un’Europa più verde? Finalmente dopo molte insistenze la Commissione Europea cambia l’approccio su come realizzare questo obiettivo e riguardo al Fondo di Equa Transizione sia la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, sia la commissaria alle Politiche di Coesione, Elisa Ferreira, hanno fatto un riferimento specifico a due importanti siti produttivi italiani, l’ex Ilva di Taranto e la miniera del Sulcis in Sardegna.
“E’ un piccolo passo avanti, ma non basta, ora bisogna dare seguito alle buone intenzioni e cambiare in Commissione Politiche Regionali il provvedimento, altrimenti anche queste aperture rimarranno solo sulla carta. Da relatore del gruppo europeo ECR mi sono già battuto fortemente per questo primo cambio di passo ed ora proporrò un emendamento teso a modificare i criteri previsti nel provvedimento.
“La Commissione Europea ha assegnato, infatti, solo 364 milioni all’Italia su 7,5 miliardi. Una valutazione fatta non in base ai progetti presentati, ma su una stima approssimativa per Paesi. Ora se si vogliono includere veramente interventi come l’ex Ilva questa logica deve essere totalmente capovolta: non i singoli Paesi, ma i progetti importanti per impatto ambientale devono avere la priorità”.
Ex Ilva e miniera del Sulcis: “La commissione UE cambia passo? Finalmente, ma ora si modifichino anche i criteri di assegnazione risorse: non piu’ ai paesi, ma ai progetti”
27 febbraio 2020
“Un’Europa più verde? Finalmente dopo molte insistenze la Commissione Europea cambia l’approccio su come realizzare questo obiettivo e riguardo al Fondo di Equa Transizione sia la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, sia la commissaria alle Politiche di Coesione, Elisa Ferreira, hanno fatto un riferimento specifico a due importanti siti produttivi italiani, l’ex Ilva di Taranto e la miniera del Sulcis in Sardegna.
“E’ un piccolo passo avanti, ma non basta, ora bisogna dare seguito alle buone intenzioni e cambiare in Commissione Politiche Regionali il provvedimento, altrimenti anche queste aperture rimarranno solo sulla carta. Da relatore del gruppo europeo ECR mi sono già battuto fortemente per questo primo cambio di passo ed ora proporrò un emendamento teso a modificare i criteri previsti nel provvedimento.
“La Commissione Europea ha assegnato, infatti, solo 364 milioni all’Italia su 7,5 miliardi. Una valutazione fatta non in base ai progetti presentati, ma su una stima approssimativa per Paesi. Ora se si vogliono includere veramente interventi come l’ex Ilva questa logica deve essere totalmente capovolta: non i singoli Paesi, ma i progetti importanti per impatto ambientale devono avere la priorità”.